La Genziana cresce spontanea in Europa e nelle zone alpine ed appenniniche.
Sembra che il nome “Gentiana Lutea” derivi da un sovrano illirico, un certo Gentium, il quale nel II secolo fece conoscere questa pianta. Il principio amaro e la genziopicrina.
Questa pianta è infatti usata anche nella medicina omeopatica ma molto più noto è l’uso che se ne fa in cucina per creare degli squisiti amari.
Scopriamo come si prepara il liquore alla genziana fatto in casa.
Ricetta
- 25 grammi di genziana secca
- 1 lt di vino bianco secco
- 250 grammi di alcool
- 250 grammi di zucchero
Mettere le radici di genziana nel vino e lasciare in infusione per 40 giorni in un luogo non esposto alla luce. Trascorsi i 40 giorni filtrare il tutto e aggiungere al vino l’alcool e lo zucchero, agitando, affinché lo zucchero sia del tutto sciolto. Filtrare e imbottigliare. Nell’ infusione possono essere aggiunti spezie e odori come ad esempio: chicchi di caffè , cannella, menta, chiodi di garofano.
NOTE
Il gusto e l’aroma del liquore sarà chiaramente determinato dalla qualità del vino utilizzato.
Una volta filtrata, la radice di genziana che resta, può essere usata per una seconda infusione con le stesse dosi e si chiama la Genzianella.
Va anche specificato che le radici di genziana non possono essere più raccolte liberamente in quanto specie protetta come cita il “ L. R. n. 45 del 11.09.1979 (tab. 1 all. A), la Genziana può essere raccolta, come cita l’art. 11 della legge stessa, previa autorizzazione da parte degli Ispettorati Dipartimentali delle Foreste solo “per scopi scientifici, didattici, medicamentosi ed erboristici, legge sulla Genziana
Non esitate a condividere i vostri commenti !!
È possibile anche seguirmi
su Instagram ciuffetellisimone
o Twitter simoneciuffetel